...raccontano che un certo Dedalo, abile ed eclettico ingegnere, fosse stato imprigionato con il giovane figlio Icaro nell'intricato labirinto che egli stesso aveva ideato. Per fuggire, servendosi delle piume di un'aquila e di un po' di cera, era riuscito a costruire delle rudimentali ali. Così, alla luce di una tiepida alba, padre e figlio avevano preso il volo.
Il giovane Icaro sapeva che avrebbe dovuto essere prudente, ma non appena libratosi come un uccello, non aveva potuto fare a meno di volare sempre più in alto.
Attratto irresistibilmente dalla luce dorata del sole vi si era avvicinato così tanto che la cera delle ali cominciò a sciogliersi...

Ci libriamo anche noi come Icaro, vivendo: sentiamo che è sempre più in alto che vorremmo andare e che la speranza di quel calore lontano muove ed alimenta i nostri progetti, le nostre imprese.
Scegliamo di fuggire dal labirinto. Se siamo un poco incerti all'inizio, piano piano impariamo ad essere più stabili. cominciamo a non preoccuparci più di tenerci in equilibrio, riusciamo ad assecondare le correnti.
Apriamo gli occhi: sono infiniti i paesaggi che il nostro sguardo raccoglie, infinita è l'idea che noi abbiamo di questo viaggio. Incrociamo le scie di altri uccelli come noi: ci raccontano dei loro viaggi, ci mostrano nuove direzioni possibili...

E' con questo spirito che nasce Amici di pavi.

Può succedere che la cera si sciolga, può succedere anche di cadere.
Non è la caduta però che dobbiamo temere.
Semmai il non avere voluto volare ancora più in alto.